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Un esame oculistico potrebbe permettere una diagnosi precoce della malattia di Alzheimer


Ricercatori del Massachusetts General Hospital ( MGH ) , del Brigham and Women’s Hospital ( BWH ) e di altri ospedali, hanno scoperto che la beta-amiloide, la proteina che va a costituire le placche nel cervello dei pazienti con malattia di Alzheimer, può anche essere individuata nelle lenti dell’occhio umano.

La ricerca pubblicata sulla rivista The Lancet potrebbe portare allo sviluppo di un test non-invasivo per la diagnosi precoce della malattia di Alzheimer.

La formazione di placche di beta-amiloide nel cervello e lo sviluppo della cataratta nelle lenti dell’occhio sono esempi di un accumulo di proteine dovuto ad un danno degenerativo associato all’età.

I Ricercatori hanno esaminato i campioni di tessuto cerebrale e di lenti di 9 persone , morte di malattia di Alzheimer , e di 8 soggetti di controllo, morti per altre malattie neurodegenerative.
Sono stati anche esaminati i campioni di umor acqueo di persone sane e di soggetti sottoposti a rimozione della cataratta.

La beta-amiloide è stata trovata in tutte le lenti studiate in concentrazioni simili a quelle trovate nel tessuto cerebrale.

I Ricercatori tuttavia hanno individuato un distintiva configurazione dei depositi di beta-amiloide nella porzione periferica esterna dell’occhio, solamente nei pazienti con malattia di Alzheimer.
Questi particolari depositi sono associati ad un raro tipo di cataratta , che non impedisce la visione e che può essere individuata solo attraverso un’elevata dilatazione della pupilla.

Se ulteriori studi dovessero confermare questa scoperta, un semplice esame dell’occhio potrebbe permettere di riconoscere in modo precoce i pazienti affetti da malattia di Alzheimer. ( Xagena2003 )

Fonte: Massachusetts General Hospital


Neuro2003


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