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I fattori di rischio vascolare promuovono il passaggio da decadimento cognitivo lieve a malattia di Alzheimer


Un numero crescente di evidenze suggerisce che i fattori di rischio vascolare contribuiscono al declino cognitivo.

È stato condotto uno studio per valutare l’impatto dei fattori di rischio vascolare sul passaggio da decadimento cognitivo lieve a demenza di Alzheimer.

In totale, 837 soggetti con decadimento cognitivo lieve sono stati arruolati al basale e sono stati seguiti con cadenza annuale per 5 anni.

È stata valutata l’incidenza di demenza di Alzheimer.

Un modello di regressione a effetti misti casuali è stato utilizzato per analizzare l’associazione tra fattori di rischio vascolare e progressione del decadimento cognitivo lieve valutata mediante la scala MMSE ( Mini-Mental State Examination ) e IADL ( Instrumental Activities of Daily Living ).

Alla fine di un periodo di follow-up, 298 persone sono passate a demenza di Alzheimer, mentre 352 sono rimaste in una condizione di decadimento cognitivo lieve.

I soggetti con fattori di rischio vascolare hanno mostrato una progressione cognitiva e funzionale più rapida rispetto a quelli senza tali fattori.

I fattori di rischio vascolare, tra cui ipertensione, diabete mellito, malattie cerebrovascolari e ipercolesterolemia, hanno aumentato il rischio di passaggio a demenza.

I soggetti con decadimento cognitivo lieve, nei quali tutti i fattori di rischio vascolare erano stati trattati, hanno mostrato un minor rischio di demenza rispetto a quelli nei quali erano stati trattati solo alcuni fattori di rischio vascolare.

Il trattamento dei fattori di rischio vascolare, inclusi ipertensione, diabete mellito e ipercolesterolemia, è risultato associato a un rischio ridotto di passaggio a malattia di Alzheimer.

In conclusione, il decadimento cognitivo lieve ha aumentato il rischio di demenza di Alzheimer incidente, mentre il trattamento del decadimento cognitivo lieve è risultato associato a una riduzione di tale rischio.
Benché siano osservazionali, questi risultati suggeriscono che l’intervento attivo sui fattori di rischio vascolare potrebbe ridurre la progressione del decadimento cognitivo lieve a demenza di Alzheimer. ( Xagena2011 )

Li J et al, Neurology 2011; 76: 1485-1491


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