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Il Donepezil non è un farmaco costo-efficace nel trattamento della malattia di Alzheimer


Gli inibitori della colinesterasi producono piccoli miglioramenti sotto l’aspetto cognitivo nei pazienti con Alzheimer.

Uno studio, denominato AD2000, coordinato dalla Birmingham University in Gran Bretagna , ha valutato se il Donepezil ( Aricept ) fosse in grado di produrre benefici sulla disabilità, dipendenza, sintomi comportamentali e psicologici nei pazienti affetti da Alzheimer.

Lo studio ha riguardato 565 pazienti con malattia di Alzheimer, forma lieve–moderata.

Nel corso del periodo di run-in di 12 settimane, i pazienti sono stati assegnati in modo random a Donepezil ( 5 mg/die ) o placebo.

I pazienti ( n = 486 ) che hanno completato questo periodo sono stati randomizzati a Donepezil ( 5-10 mg/die ) o a placebo.

I due end point primari erano rappresentati da: istituzionalizzazione, progressione della disabilità.

Misure dell’outcome secondario erano: capacità funzionale, presenza e gravità dei sintomi comportamentali e psicologici, segni di demenza, progressione o grave disabilità cognitiva, morte per malattia di Alzheimer, sicurezza del trattamento e compliance.

Nei primi 2 anni si è osservato un piccolo miglioramento cognitivo ( 0,8 MMSE ) e nella funzionalità ( 10 BADLS ) dopo trattamento con Donepezil.

Non è stato invece osservato alcun beneficio del Donepezil rispetto al placebo nell’istituzionalizzazione e nella progressione della disabilità.

Allo stesso modo non è emersa alcuna significativa differenza tra il Donepezil ed il placebo nei sintomi comportamentali e psicologici, e tra i diversi dosaggi di Donepezil ( 5 mg o 10 mg ).

Secondo gli Autori il Donepezil non è un farmaco costo-efficace ed i suoi benefici nella malattia di Alzheimer sono scarsi.( Xagena2004 )


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